A colloquio con la testimone di una delle operazioni di salvataggio del questore di Fiume. Dopo una laboriosa ricerca compulsando vari archivi, sono riuscito a ricostruire in questo articolo pubblicato il 16 aprile 2014 nella pagine culturali de L'Osservatore Romano, attraverso l'ausilio di fonti di prima mano e una testimonianza inedita che mi ha gentilmente concesso Maris Persich, la storia che vide per protagonista la giovane ebrea di origini croate Mika (al secolo Maria) Eisler con la madre Dragica Braunle quali, su richiesta di Palatucci, furono ospitate nel villino della nonna di Maris Persich, la signora Giulia Zagabria, prima di fuggire in Svizzera.
PIERO BARGELLINI: IL SINDACO DELL’ALLUVIONE DI FIRENZE
La testimonianza inedita della figlia Antonina.
IL SILENZIO DELLE ARMI
Quando il 25 dicembre 1914 i soldati tedeschi e inglesi con la cosiddetta "tregua di Natale" per una notte e un giorno non furono più nemici.
Tra i reperti del Museo Storico dei Mezzi Militari della Cecchignola
Un viaggio nella Storia... a bordo di una Lancia Aprilia del 1937.
La “lista” di Focherini
«Focherini ed io – scriverà negli anni successivi don Dante Sala – ci dividemmo i compiti: lui preparava i documenti per questi perseguitati ed io li accompagnavo verso la salvezza».
EVA SCHLOSS: sopravvissuta al dramma della Shoah e sorella acquisita di Anne Frank
Il 27 gennaio 1945, Eva Geiringer e sua madre Elfriede sono stati tra le circa 7.000 persone che hanno assistito alla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e Birkenau da parte dell'esercito Sovietico. Eranio state costrette a vivere in un nascondiglio a Amsterdam dove in seguito furono tradite e deportati ad Auschwitz.
BRUNO LONATI: “HO UCCISO IO MUSSOLINI !”
La pista inglese e nuovi enigmi.
3 novembre 1943, agguato nella sinagoga di Genova.
Per 261 ebrei genovesi non ci fu scampo. Tra di essi vi erano anche l'allora rabbino capo Riccardo Pacifici e il custode Albino Polacco con la moglie Linda ed i loro due bambini Roberto e Carlo rispettivamente di appena 2 e 4 anni, i quali il 1° dicembre successivo furono inviati a Milano, e da lì il 6 dicembre, a bordo del convoglio n. 05, deportati nell’orrendo lager nazista di Auschwitz, da dove non fecero più ritorno. Soltanto 20 riuscirono a salvarsi.
OCCHIO AL DUCE – E se Violet Gibson fosse una ex amante di Mussolini?
Conversazione su Violet Albina Gibson del professor Giovanni Pietro Lombardo.