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MORTE MUSSOLINI: il partigiano Raffaele Morini e i segreti di “Pedro” Pier Bellini delle Stelle

Pier Bellini delle Stelle mi disse: “avevo promesso a Mussolini che fin quando io ero lì nessuno gli avrebbe fatto del male infatti subito l’ho fatto portare alla caserma della Guardia di finanza a Germasino”.

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La testimonianza del partigiano Raffaele Morini

Proseguiamo la nostra “telenovela” sulla morte di Benito Mussolini e Claretta ed ancora una volta attingiamo all’archivio di Giorgio Milani della G. Milani commutatori di Cavaglio d’Agogna in provincia di Novara. Torniamo al suo incontro con l’ex dirigente dell’ENI Raffaele Morini che è stato partigiano a soli 15 anni nel 1943 ma poi, soprattutto nel dopoguerra, entra all’ENI e diventa amico di Pier Bellini delle Stelle che è responsabile dell’ufficio pubbliche relazioni dell’ente nazionale idrocarburi.

Perché è importante Bellini delle Stelle? Perché è stato il comandante del 52a Brigata Garibaldi proprio quella che ha arrestato Mussolini a Dongo e poi in qualche modo ne ha gestito le ultime ore della sua vita.

ecco Pier Bellini delle Stelle fa a Raffaele Morini delle confidenze molto delicate importantissime per capire il contesto della situazione del lago di Como e soprattutto il senso del rapporto tra la colonna dei fascisti di cui faceva parte Mussolini ed il reparto della contraerea tedesca il cui capo il tenente Hans Fallmeyer. E, tenete conto, Pier Bellini delle Stelle era l’uomo che si era messo d’accordo con Fallmeyer.

Pedro che tipo era?

Era avvocato e dopo la guerra è andato all’ENI come direttore delle pubbliche relazioni. Ma lui era molto calmo ed io infatti gli parlai e lui mi disse “io avevo promesso a Mussolini che fin quando io ero lì nessuno gli avrebbe fatto del male infatti subito l’ho fatto portare alla Guardia di finanza, dove c’era la caserma della Guardia di finanza a Germasino. Poi ho visto che non era sicuro allora l’ho mandato a prendere con un partigiano che si chiamava Sandro e l’ho fatto portare a casa dei De Maria a Giulino di Mezzegra e poi il giorno dopo è arrivato quello là (che sta per Valerio) con l’ordine del CLN” che non aveva dato Cadorna il quale l’aveva solo siglato come comandante militare, mentre in realtà era stato Longo con tutti i rappresentanti di partito.

Raffaele Morini

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© Enzo Antonio Cicchino, 2022

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