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ROMA 1944: LE DONNE DEL PONTE DI FERRO, UNA STORIA A SORPRESA 

Il 7 aprile del 1944, una moltitudine di donne affamate assaltò quell’edificio del mulino Biondi dove c’era all’interno un forno. La polizia tedesca che arrivò, catturò alcune di queste 10 donne e le mise sulla Spalletta del ponte sulla destra e le fucilò senza un motivo apparente. Furono lasciate lì tutto il giorno e poi di loro non se ne seppe più nulla.

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Ci troviamo sul ponte della Scienza e abbiamo come vedete alle nostre spalle il ponte di ferro. Il ponte dell’Industria comunemente noto come ponte di ferro che al momento è chiuso perché stanno svolgendo dei lavori di ristrutturazione a seguito dell’incendio che c’è stato un paio di anni fa dovrebbe riaprire entro l’anno quindi al momento non è transitabile né dalle macchine da né dai pedoni. Qui siamo in una zona di archeologia industriale c’è il gasometro e il vecchio Porto Fluviale che chiaramente non è più in funzione. Poi guardando il ponte di ferro alla sinistra si può notare una costruzione abbastanza imponente che una volta alloggiava il mulino Biondi.

Allora perché ci troviamo qui? Perché il ponte di ferro è stato testimone di un episodio controverso e che comunque è stato documentato da uno scrittore, un giornalista che si chiama Cesare de Simone, il quale nel 1994 scrisse un libro e si chiamava “L’occupazione di Roma”. e questo libro trattava dei 9 mesi di occupazione dei tedeschi della città di Roma a seguito dell’armistizio.

In questo libro, che in realtà è un diario, De Simone tra le varie notizie riportate, descrive un fatto che accadde qui il 7 aprile 1944. Quello era un momento storico particolarmente duro, particolarmente feroce e difficile per i romani, perché erano arrivati ad Anzio gli americani. Erano sbarcati il 22 gennaio del ’44, però non riuscivano ancora a entrare, a conquistare diciamo la città che era stata dichiarata “Roma città aperta”, per cui i romani vivevano una situazione abbastanza particolare e difficile in quanto erano occupati dai tedeschi, che avevano invaso la città a seguito dell’armistizio dell’8 settembre.

Però erano anche bombardati dagli alleati che non avevano riconosciuto lo status di “Roma città aperta”, per cui effettuarono più di 50 bombardamenti e ci furono in quei 9 mesi dall’8 settembre al 4 giugno del ’44, e quindi i romani praticamente erano stanchi, affamati e non vedevano una via di uscita perché vivevano l’occupazione. Però quelli che dovevano liberarli e non riuscivano ad entrare e continuavano a bombardare obiettivi sensibili e militari. Ricorderemo il bombardamento di San Lorenzo, ma ci fu anche un bombardamento qui il 3-4 marzo a via Ostiense con tanti morti. Insomma, De Simone in questo suo libro descrive un episodio che accadde il 7 aprile, una moltitudine di donne affamate assaltò quell’edificio del mulino Biondi dove c’era all’interno un forno. Queste donne, chiaramente, non avevano velleità politiche né militari, erano soltanto affamate sempre secondo il racconto e quindi assaltarono questo forno e qualcuno chiamò la polizia tedesca che arrivò, catturò alcune di queste 10 donne e le mise sulla Spalletta del ponte sulla destra e le fucilò senza un apparente motivo perché, in realtà, queste donne non erano armate, perché erano soltanto affamate; quindi sembrò una punizione estremamente orribile, ingiustificata e anche immotivata.

Queste donne furono lasciate lì tutto il giorno e poi di loro non se ne seppe più nulla. Grazie alla sua ricerca Cesare de Simone nel 1994 descrisse questo episodio e riportò anche i nomi e i cognomi aggiungendo che queste donne non furono mai riconosciute, né mai hanno avuto un riconoscimento, in pratica erano sparite nel nulla. Una cosa terribile.

In questo video il racconto di questa triste vicenda.

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© Enzo Antonio Cicchino, 2024

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