Viaggio della Memoria destinazione Auschwitz. IO RICORDO!

Il Viaggio della Memoria ad Auschwitz in collaborazione con Promemoria_Auschwitz dell’Associazione Deina, è un progetto di educazione alla cittadinanza europea pensato per accompagnare i partecipanti alla scoperta e alla comprensione della complessità del mondo che ci circonda a partire dal passato e dalle sue narrazioni.

di Federica Pannocchia - Scrittrice e Presidente dell'Associazione "Un Ponte Per Anne Frank" 319 Visualizzazioni
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Il Viaggio della Memoria Destinazione Auschwitz – Io ricordo, in collaborazione con Promemoria_Auschwitz dell’Associazione Deina, è un progetto di educazione alla cittadinanza europea pensato per accompagnare i partecipanti alla scoperta e alla comprensione della complessità del mondo che ci circonda a partire dal passato e dalle sue narrazioni, affinché possano acquisire lo spirito critico necessario a un protagonismo come cittadini nel presente. 

Auschwitz

La nostra Associazione si occupa di raccogliere adesioni e di rispondere a domande d’interesse da parte di persone interessate a partecipare, che vivono in Toscana e non. Permettiamo a studenti, insegnanti, privati e gruppi di potersi aggregare alla nostra Associazione.

“Credo che sia stata una delle più belle esperienze della mia vita, è stata una settimana piena di momenti impegnativi anche dal punto di vista sentimentale e psicologico ma ce ne sono stati tanti molto molto divertenti, trascorsi con persone stupende che ormai conosco da tanto e con persone conosciute in pullman con le quali ho legato tantissimo anche in così poco tempo.” (Pensiero di una partecipante).

L’intera esperienza è ben articolata. Dopo aver raccolto le varie adesioni da settembre a dicembre, i partecipanti saranno i protagonisti di corsi di preparazione al Viaggio, ricchi di spiegazioni, condivisioni, scambi e confronti. Un modo perfetto per prepararsi al Viaggio della Memoria e per conoscere gli altri compagni con il quale trascorreremo ben 6 giorni insieme. Le giornate di preparazione solitamente si svolgono nel mese di gennaio.

L’interno del campo di concentramento di Auschwitz

Nell’edizione 2016 il Viaggio della Memoria Destinazione Auschwitz – Io ricordo si è tenuto dal 4 al 10 febbraio 2016. In totale ha visto la partecipazione di 1.200 persone, provenienti da 8 regioni d’Italia, inclusa la Toscana con la nostra Associazione.

Durante l’intero Viaggio, ogni gruppo è affiancato da due tutor, guide giovani e speciali che diventano parte della nostra famiglia. I nostri tutor erano Lorenzo e Agnese.

Una volta giunti a Cracovia in treno, e aver percorso quei binari con mille pensieri fermi nella testa e con centinaia e centinaia di emozioni nel cuore, ci siamo sistemati nei vari hotel e ostelli, per poi iniziare quest’importante avventura. Numerose le attività ideate, come quella di caccia al tesoro in giro per Cracovia, per permettere ai partecipanti di conoscere la città e di ambientarsi senza neanche rendersene conto. Allo stesso modo, serate al cinema e serata in teatro.

Numerose anche le visite, che giorno dopo giorno permettono ai partecipanti di vedere con i loro occhi, di ascoltare testimonianze e di iniziare a interrogarsi su quanto è stato e sul mondo attuale. Fabbrica di Oskar Schindler, ghetto ebraico, quartiere ebraico e, naturalmente, il campo di concentramento di Auschwitz – Birkenau.

La mattina del 7 febbraio siamo andati al campo di concentramento di Auschwitz in autobus. L’atmosfera che si respirava era unica. Silenzio. Sguardi. Emozioni. E profondo dolore. Varcare il cancello con la scritta Arbeit Macht Frei, ritrovarsi a guardare dietro alle vetrate le troppe valigie, capelli umani, scarpe… Il silenzio si è fatto ancora più profondo e sono scese le prime lacrime. Accompagnati da una guida che arricchiva l’esperienza con informazioni fondamentali, nel pomeriggio ci siamo poi spostati a Birkenau.

Vuoto. Vastità. Le baracche, l’erba, il filo spinato, le costruzioni ormai cadute, gli alberi che sembrano fissarci, quegli alberi che hanno visto, ma che non hanno voce per parlare, raccontare, testimoniare. E quel cielo plumbeo e la nebbia, che rendevano l’atmosfera ancora più suggestiva. La domanda Perché? rimbalzava in ognuno di noi. Il freddo, la lunga camminata per percorrere tutto il campo, per vedere ogni angolo, per sentire quella morsa allo stomaco farsi sempre più dura, più vera. Più viva, davanti alla morte.

Perché è stato proprio guardando alla morte, che ogni partecipante si è sentito più vivo, e ha capito la grande responsabilità che abbiamo nel tenere viva la memoria e nel migliorare il nostro territorio.

“Si dice che finché una cosa non la si tocca con mano non si può provare realmente… Beh quello che posso dire adesso è che questo viaggio mi ha cambiato, mi ha cambiato realmente… Ho guardato con i miei occhi quanta cattiveria sia stata organizzata 70 anni fa in questi posti orribili… Quanta crudeltà e quanto orrore l’umanità può riuscire a organizzare… Ma è soltanto camminando su questi suoli e respirando quell’aria che ci si può rendere conto davvero di ciò che è successo… Ed è proprio toccando con mano e osservando ciò che hai intorno che puoi davvero cambiare qualcosa nel tuo piccolo… Puoi realmente capire di fare delle scelte e queste scelte comportano responsabilità e conseguenze… Puoi scegliere di dire BASTA… Puoi realmente capire che la memoria non si cancella che non deve essere cancellata e che bisogna costantemente vivere nel ricordo di quelle persone che purtroppo per mano violenta sono morte così… Senza una spiegazione senza un destino… Perché quel destino stesso era stato ingiustamente scelto per loro dall’ignoranza e dalla cattiveria.”

Infine ogni gruppo partecipante ha preso parte a un laboratorio didattico di riflessione, per poi unirsi in un’assemblea plenaria tenutasi in un’ampia aula magna dove, in 650, ci siamo scambiati opinioni, pensieri, e abbracci. Perché in un meraviglioso attimo, stringendoci l’uno all’altro, siamo diventati una grande famiglia. E lo stiamo tutt’ora, anche se viviamo in differenti zone d’Italia.

“È impressionante come si riesca a diventare amici in così poco tempo.”

In serata c’è stata una festa conclusiva dove a ritmo di musica, sorrisi e divertimento, le emozioni si sono levate in aria. Il giorno successivo, in treno, siamo rientrati in Italia.

“Sono partita ero una persona, sono rientrata sentendomi completamente diversa.”
“IO sono partita, NOI siamo tornati”.

Sono partita con il dolore e la paura nel cuore, siamo tornati con la speranza, con la fiducia reciproca che proseguiremo il nostro cammino insieme.

Un gruppo di ragazzi che hanno partecipato al “Viaggio della Memoria”

Questo è stato il nostro Viaggio della Memoria: un viaggio nella vita, condiviso con ragazzi e giovani adulti.

La loro energia prorompente, l’invito che ci è stato rivolto ad essere felici, mi ha fatto capire che la Memoria-strumento di vita non la si pratica nella cupezza che si traduce in chiusura, bensì in un Noi vivace ed attento fatto di piccole scelte quotidiane, in nome di un’etica della vita che tutti ci accomuna.

Sono partita triste, torno con il sorriso. Sono partita stanca, torno giovane con rinnovata forza per andare avanti ma non da sola. E’ forte in me quella comunione d’intenti che ci ha fatti abbracciare in seicento.

Ringrazio Un ponte per Anne Frank che mi ha offerto questo grande dono. Grazie a Deina e ai nostri tutor Agnese e Lorenzo, grazie ai ragazzi, agli insegnanti e alla loro affettuosa accoglienza.”

Attraverso il Viaggio della Memoria Destinazione Auschwitz – Io ricordo è  nostro impegno incoraggiare i partecipanti a tenere viva la memoria e ad amare quanto abbiamo di più prezioso, la vita. Ma non solo. Attraverso queste esperienze ogni singola persona impara a conoscersi, instaura nuove amicizie e si confronta con gli altri. Inoltre, lato fondamentale, capisce l’importanza di divenire un cittadino attivo e responsabile, e d’impegnarsi nel migliorare il proprio territorio.

Per chiunque volesse partecipare alla prossima edizione Viaggio della Memoria Destinazione Auschwitz – Io ricordo o ricevere maggiori informazioni può consultare il sito ufficiale della nostra Associazione alla pagina www.unponteperannefrank.org oppure scriverci a unponteperannefrank@yahoo.it

Grazie. Risponderemo a tutti!

*Presidente dell’Associazione di volontariato “UN PONTE per ANNE FRANK” http://www.unponteperannefrank.org/


© Federica Pannocchia, 2016

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di Federica Pannocchia Scrittrice e Presidente dell'Associazione "Un Ponte Per Anne Frank"
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Scrittrice e Presidente dell'Associazione "Un Ponte Per Anne Frank". Sono nata nel 1987 e sin da piccola, amavo fantasticare, creare scenette e scrivere delle storie. Con il passare del tempo ho cominciato a scrivere dei racconti, prima su quaderni, poi con la macchina per scrivere e adesso con il computer. Sono arrivata a un punto in cui non riuscirei più a smettere di scrivere. Per alcuni anni, durante le scuole superiori, smisi di scrivere, ma adesso questa è diventata la mia più grande passione. Oltre a viaggiare e a vivere. Oltre a ogni esperienza che è ricca di emozioni e di scoperte. Che cosa scrivo: Scrivo storie che vorrei leggere e che hanno dei messaggi. Scrivo storie in cui le protagoniste sono principalmente femmine, persone forti, con il coraggio di lottare per i loro ideali. Storie cui voglio dare una voce: Scrivo storie cui voglio dare una voce. Scrivo storie nascoste, dimenticate, storie che trattano argomenti che, secondo me, meritano di essere ascoltati. Il mio angolo di mondo: Quella dello scrittore è definita una professione solitaria, ed è così. Mi siedo davanti al computer e comincio a battere sulla tastiera. Sono fortunata, perché anche mia sorella scrive dei romanzi e possiamo condividere questa passione. Sono Presidente dell'Associazione "Un ponte per Anne Frank" Per contattarmi: unponteperannefrank@yahoo.it

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