Cari amici quest’oggi ci troviamo con uno dei più grandi chitarristi e compositori Italiani, Bruno Battisti D’Amario. Nato a Roma il 5 ottobre 1937 e fin dal 1958 si è messo in luce nel panorama musicale nazionale e internazionale per le sue esibizioni concertistiche con le più rinomate istituzioni musicali italiane e straniere. Nel corso della sua fulgida carriera ha collaborato con i più importanti direttori d’orchestra come, solo per citarne alcuni più importanti: Franco Ferrara. Pierre Boulez, Gianandrea Gavazzeni, Lovro von Matačić, Pierluigi Urbini, Daniele Paris, Ennio Morricone, Bruno Maderna, Pietro Argento, Carlo Alberto Pizzini.

Cresciuto in una famiglia di musicisti (il padre era uno stimato violinista), iniziò la formazione musicale presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, dove fu allievo di Benedetto Di Ponio e di Mario Gangi, dove alla fine consegue il diploma in chitarra e in composizione.

Proprio in questo ambiente ha l’opportunità di allacciare i primi contatti con il celebre compositore italiano Ennio Morricone grazie al quale – come musicista e solista di chitarra classica ed elettrica – realizza dei brani per alcuni artisti della RCA e per i film western di Sergio Leone.

In questa lunga intervista cercheremo di scoprire un aspetto particolare della sua ampia composizione che ha come fonte ispirante i tarocchi. Un libro esoterico, antichissimo e pieno di Sapienza – secondo lo stesso D’Amario – che riesce ad unire il significato della musica e fa scaturire dei pensieri che hanno sempre a che fare con la nostra interiorità. Bach, infatti, che D’Amario considera il più grande compositore di tutti i tempi proprio perché è stato il primo, unico e grande musicista che è riuscito ad equilibrare le due energie fondamentali della vita dell’uomo, l’energia del cuore e l’energia del cervello. Tutta la musica di Bach è fatta di questa interpretazione univoca, cioè la ricerca di trovare un equilibrio fra queste due forze. Secondo D’Amario proprio questo è il mistero della vita: cercare di trovare il giusto equilibrio fra quello che è il lavoro del cervello e l’energia del cuore.

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© Enzo Antonio Cicchino, 2022

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