Stragi e rastrellamenti nazifascisti“Monsignore, ci vuole più coraggio per vivere che per morire!”
Settantotto anni fa veniva trucidato a Forte Bravetta dai nazisti don Giuseppe Morosini, la primula rossa in tonaca che salvò molti ebrei.
Settantotto anni fa veniva trucidato a Forte Bravetta dai nazisti don Giuseppe Morosini, la primula rossa in tonaca che salvò molti ebrei.
Il 9 novembre 1943 partì dal binario 16 della Stazione di Santa Maria Novella il primo convoglio per deportare ad Auschwitz circa 300 ebrei fiorentini e non, tra donne, uomini anziani e bambini. Su indicazione dell’arcivescovo Elia Dalla Costa nei giorni dei rastrellamenti nazifascisti le Francescane Ancelle di Maria di Quadalto spalancarono le porte agli ebrei in fuga.
La triste vicenda del vice brigadiere dell'Arma dei Carabinieri, Salvo D'Acquisto, che nel periodo più critico del secondo conflitto mondiale non esitò ad offrire la sua giovane vita in cambio del rilascio di ventidue persone rastrellate a Torre in Pietra, un paesino alle porte di Roma.
La missione di Padre Pfeiffer e il massacro nazista alle Fosse Ardeatine.